Chiesa e sport

Una partita amichevole tra memoria e solidarietà

Il Santo Padre Francesco ha incontrato i reduci del disastro aereo che coinvolse la squadra brasiliana di calcio
PapaChapecoense.jpg

Era il 28 novembre del 2016 quando la squadra della Chapecoense, che si apprestava a giocare la finale di Coppa Sudamericana contro i colombiani dell’Atlético Nacional, restò coinvolta nel terribile disastro aereo nei pressi della città colombiana di Medellín. L’aereo aveva a bordo settantasette persone, di cui solo sei sono sopravvissute.

Domani venerdì 1° settembre a Roma, quasi un anno dopo la tragedia, ci sarà una partita amichevole tra la Chapecoense e l’A.S. Roma. In vista di questa gara che si terrà allo Stadio Olimpico, i calciatori sono stati ricevuti ieri, alla fine dell’udienza generale, dal Santo Padre in piazza San Pietro. Papa Francesco ha abbracciato alcuni familiari delle vittime dell’incidente e dei sopravvissuti, come Jackson Follmann, portiere della squadra brasiliana che nell’incidente ha perso una gamba e che ora lavora come “ambasciatore” della Chapecoense. Follmann ha chiesto al Papa di benedire il suo rosario. “È stato molto emozionante! Purtroppo siamo riusciti a incontrarlo per via di una tragedia che ci ha procurato molta sofferenza”.

 

Oggi, in Campidoglio, si è tenuta la presentazione ufficiale della competizione. All’incontro hanno partecipato, in qualità di rappresentanti della Santa Sede, Santiago Perez de Camino, responsabile dell’ufficio Chiesa e Sport di questo Dicastero, e mons. Sanchez de Toca, del Pontificio Consiglio della Cultura. Il presidente della squadra brasiliana ha ricordato l’incontro con il Papa di ieri e ha sottolineato l’importanza della sua vicinanza al mondo dello sport, ambito importante di inclusione, impegno e trasmissione di valori.

Il ricavato della partita amichevole, che si terrà allo Stadio Olimpico in notturna, sarà devoluto alle famiglie delle vittime dell’incidente aereo.

31 agosto 2017