Dublino: Matthew Lickona

La dignità online dei bambini

“Il grande trucco di Internet è quello di ingannare le persone a confondere una presenza online con la vita”
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“Prima dell'ascesa dei social media, avevo non ho mai sentito l’ordine ‘Suicidati!’ (Kill yourself). Oggi è una risposta online standard, una delle 100 risposte su 78.000 usate sui generatori di meme. La maggior parte delle persone non lo intende sul serio, ma che possibilità ha di affermarsi la dignità in questa arena?”

È uno degli interrogativi che si è posto Matthew Lickona del “San Diego Reader” intervenendo alla tavola rotonda su “Dignity and Safety in a Digital Age: Facing a New Challenge for Families”.

“Se avete trascorso molto tempo su Instagram – ha aggiunto rivolgendosi ai presenti - sappiate che ‘condividere’ (sharing) spesso significa ‘fare pubblicità’ (advertising) e il prodotto che viene venduto è il sé. Non il vero sé, naturalmente, ma la versione del sé che si pensava che attirasse maggiormente l'attenzione e l'approvazione”.

La soluzione qui, ha proseguito, “è semplice ma difficile: aiutare i bambini a costruire una realtà sociale nella realtà. Ecco un semplice passo: raduna la famiglia per cena, metti al bando la tecnologia al tavolo e fai a turno a porsi delle domande. Una difficoltà evidente: anche se il sé online può non essere reale, può chiedere una forte devozione. Una buona risposta a questa devozione è esaminarla insieme: perché queste cose sono importanti per te? Ti rende più felice o triste? Da cosa lo capisci? In conclusione: il grande trucco di Internet è quello di ingannare le persone a confondere una presenza online con la vita. E non c'è dignità nel vivere una bugia”.

22 agosto 2018
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