Vita

La trasmissione della vita umana

6 Agosto 1978. Quarant’anni fa tornava al Padre Papa Paolo VI, ora Beato e presto (il prossimo 14 ottobre) Santo. Il Papa del Concilio, ma anche della Humanae Vitae
image.jpg

L’Humanae Vitae è l’Enciclica di Paolo VI della quale pochi giorni fa (il 25 luglio) abbiamo celebrato il 50mo anniversario. Un documento accompagnato da forti contrasti eppure riconosciuto come “profetico” perché guardava al futuro, ma innanzitutto perché richiamava “Il gravissimo dovere di trasmettere la vita umana, per il quale gli sposi sono liberi e responsabili collaboratori di Dio creatore”.

Nel concepimento umano, i genitori sono i collaboratori di Dio Creatore che accende la scintilla della vita e chiama all’esistenza una nuova persona umana. Per questo il concepimento è un momento sacro, perché coinvolge l’azione creatrice di Dio stesso. La collaborazione dei coniugi è un compito ed una meraviglia grande, perché l’uomo e la donna, uniti dall’amore reciproco e totale, pongono le condizioni perché si compia l’azione creatrice di Dio.

La dottrina contenuta nell’Enciclica, la sua visione antropologica, così profondamente biblica e al contempo naturale, sono dunque iscritte nella Creazione stessa, nel rapporto coniugale uomo-donna, in sostanza nella volontà creatrice di Dio e per questo non possono mutare nel tempo né storicizzarsi. L’unità tra l’aspetto unitivo e quello procreativo aiutano l’uomo e la donna a scoprire la loro fertilità di coppia. L’amore va ogni giorno costruito e rinnovato.

06 agosto 2018