#Synod2018

Il cuore dei giovani

Le testimonianze del segretario Alexandre Awi Mello e padre João Chagas sul Sinodo in corso
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Il prefetto Kevin Farrell, il segretario Alexandre Awi Mello e padre João Chagas dell’Ufficio Giovani del Dicastero partecipano al Sinodo dei giovani sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

“L’ascolto fin dall’inizio si è configurato come l’atteggiamento principale del Sinodo, un punto di partenza per stare vicini i giovani nelle loro lotte e difficoltà e aiutarli a comprendere le loro domande e fornire risposte”, ha dichiarato in un video messaggio p. Awi Mello, che è è stato inoltre nominato da Papa Francesco tra i membri della Commissione per la redazione del documento finale. Altra parola chiave, “accompagnare”, a sottolineare, prosegue il segretario del nostro Dicastero, “l’importanza di essere una Chiesa che accompagna pastoralmente, umanamente e spiritualmente i nostri giovani. Africa, Asia, America, Europa, sono mondi davvero diversi, ma il cuore dei giovani è lo stesso ovunque”.

“C’è un clima di discernimento, di ascolto – ha dichiarato padre Chagas -. Quando i padri sinodali parlavano, i giovani presenti in aula come uditori reagivano e anche lì si percepiva la risonanza che ogni proposta aveva nei cuori dei giovani. Ci saranno tanti frutti a partire dai documenti, ma questa comunione che si è creata porterà molta collaborazione nella pastorale giovanile”.

Il prefetto Kevin Farrell, il segretario Alexandre Awi Mello e padre João Chagas dell’Ufficio Giovani del Dicastero partecipano al Sinodo dei giovani sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

“L’ascolto fin dall’inizio si è configurato come l’atteggiamento principale del Sinodo, un punto di partenza per stare vicini i giovani nelle loro lotte e difficoltà e aiutarli a comprendere le loro domande e fornire risposte”, ha dichiarato in un video messaggio p. Awi Mello, che è è stato inoltre nominato da Papa Francesco tra i membri della Commissione per la redazione del documento finale. Altra parola chiave, “accompagnare”, a sottolineare, prosegue il segretario del nostro Dicastero, “l’importanza di essere una Chiesa che accompagna pastoralmente, umanamente e spiritualmente i nostri giovani. Africa, Asia, America, Europa, sono mondi davvero diversi, ma il cuore dei giovani è lo stesso ovunque”.

“C’è un clima di discernimento, di ascolto – ha dichiarato padre Chagas -. Quando i padri sinodali parlavano, i giovani presenti in aula come uditori reagivano e anche lì si percepiva la risonanza che ogni proposta aveva nei cuori dei giovani. Ci saranno tanti frutti a partire dai documenti, ma questa comunione che si è creata porterà molta collaborazione nella pastorale giovanile”.

 

 

 

21 ottobre 2018