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Seguire la via della pace: un appello ai leader mondiali per essere costruttori di pace e solidarietà

L’Appello del CIO a cui si unisce anche il Dicastero è il primo frutto del Summit “Sport for All”
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Uno dei primi frutti del Summit Internazionale “Sport for All. Cohesive, accessible and tailored to each person”, tenutosi in Vaticano il 29 e 30 settembre scorsi, è un Appello per la pace promosso dal Presidente del Comitato Internazionale Olimpico (CIO), Thomas Bach, a seguito di una udienza dal Santo Padre Francesco nei giorni del Summit.

Il Dicastero per la Cultura e l’Educazione, il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale si uniscono all’appello del CIO perché la pace è un valore comune che la Chiesa e il mondo dello sport cercano di promuovere per tutti i popoli. Come ha detto papa Francesco nell’Udienza ai partecipanti al Summit “oggi abbiamo tanto bisogno di una pedagogia di pace, di far crescere una cultura di pace, a partire dalle relazioni interpersonali quotidiane per arrivare a quelle tra i popoli e le nazioni. Se il mondo dello sport trasmette unità e coesione può diventare un alleato formidabile nel costruire la pace.”

 “Dio vuole la pace e l'unità della nostra famiglia umana” – è scritto nell’appello – “I Giochi Olimpici e Paralimpici sono un grande simbolo di questa unità, perché riuniscono individui e popoli in una sana competizione e incoraggiano il nostro mondo a vedere nella competizione atletica un'autentica via per la pace, fondata sulla disciplina personale e sull'impegno nel lavoro di squadra, alla ricerca dell'eccellenza.”

L’Appello invita a seguire la via della pace per chiamare alla pace in tutto il mondo e a una riconciliazione tra i popoli dove la priorità sia il dialogo e la costruzione di una società migliore. Esso chiede a tutti i leader del mondo di percorrere la via della pace, e a tutte le persone di buona volontà di lavorare – ognuno nel proprio ambiente – per essere costruttori di pace e di solidarietà.

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Questo appello si aggiunge alla Dichiarazione firmata alla fine del Summit dai più importanti organismi internazionali dello sport così come da parte di istituzioni intergovernative, federazioni internazionali e organizzazioni non profit che lavorano per l’integrazione delle persone nella società attraverso lo sport. Chi vuole aderire alla Dichiarazione può farlo online sul sito: www.sportforall.va

 

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SEGUIRE LA VIA DELLA PACE

Il nostro mondo si trova ancora una volta ad affrontare conflitti, disordini e gravi sfide. I flagelli della guerra, del cambiamento climatico e delle difficoltà economiche hanno portato dolore e sofferenza indicibili a milioni di persone in tutto il mondo. Come conseguenza di una guerra mondiale combattuta in modo frammentato, più di 100 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case, le famiglie sono state separate e innumerevoli madri, padri, figli e figlie vivono nella paura, senza poter praticare la propria fede, perseguire i propri sogni di una vita migliore o, addirittura, semplicemente praticare lo sport.

Questa tragedia umana arriva mentre il mondo si sta ancora riprendendo da una pandemia globale che ci ha ricordato quanto tutti gli esseri umani possano essere vulnerabili. Alla luce di questa importante esperienza di umiltà, ribadiamo la nostra determinazione a costruire sul potente senso di solidarietà reciproca emerso dalla crisi sanitaria. Siamo convinti che solo con questo spirito di solidarietà nei nostri cuori possiamo affrontare efficacemente le numerose sfide che oggi minacciano l'umanità e il nostro pianeta.

In questo spirito di solidarietà, esortiamo i leader mondiali a cercare soluzioni giuste e pacifiche a tutte le controversie e i conflitti. Li invitiamo a promuovere il dialogo, la comprensione e la fratellanza tra i popoli e a sostenere la dignità di ogni uomo, donna e bambino, specialmente dei poveri, degli emarginati e di coloro che soffrono a causa della violenza della guerra e dei conflitti armati.

Dio vuole la pace e l'unità della nostra famiglia umana. I Giochi Olimpici e Paralimpici sono un grande simbolo di questa unità, perché riuniscono individui e popoli in una sana competizione e incoraggiano il nostro mondo a vedere nella competizione atletica un'autentica via per la pace, fondata sulla disciplina personale e sull'impegno nel lavoro di squadra, alla ricerca dell'eccellenza.

Uniti in questa convinzione, facciamo appello ai leader mondiali affinché seguano questa strada, per il bene di ogni nazione e di ogni popolo.

 

Thomas Bach Presidente del CIO (Comitato Olimpico Internazionale)

Card. José Tolentino de Mendonça Prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione

Card. Kevin J. Farrell Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita

Card. Michael Czerny Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale

 

[01634-IT.01] [Testo originale: Inglese - Traduzione di lavoro]

25 ottobre 2022