Cammino Neocatecumenale

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DENOMINAZIONE UFFICIALE

Cammino Neocatecumenale

Una modalità di attuazione diocesana dell’Iniziazione cristiana e dell’educazione permanente della fede (Statuto, 1,2)

 

DENOMINAZIONE CORRENTE

Cammino Neocatecumenale

 

FONDAZIONE

1964

 

PREMESSA

Quando, nel 1997, si diede avvio all’iter di approvazione canonica del Cammino Neocatecumenale, i suoi iniziatori, Kiko Argüello e Carmen Hernández, espressero fin dall’inizio la volontà che il Cammino fosse riconosciuto come una forma di “iniziazione cristiana” e non come una associazione internazionale di fedeli. Pur venendo incontro a questa richiesta, il papa san Giovanni Paolo II, con una lettera personale indirizzata all’allora Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, cardinale James Francis Stafford, confermò la competenza del Pontificio Consiglio in merito all’approvazione degli statuti del Cammino, «per la singolare esperienza che esso ha nella materia», incaricandolo altresì di «continuare ad accompagnare il Cammino anche in futuro» (Lettera del 5 aprile 2001). Per tale motivo, pur non essendo formalmente un’associazione di fedeli, il Cammino Neocatecumenale rientra fra le realtà ecclesiali canonicamente riconosciute per le quali è competente l’attuale Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.

 

STORIA

Il Cammino Neocatecumenale ha inizio nel 1964. Kiko Argüello, arrivato a scoprire la presenza di Cristo nella sofferenza degli innocenti, va a vivere con i più poveri, tra i baraccati di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid, seguendo le orme di Charles de Foucauld. Qui lo raggiunge più tardi Carmen Hernández. L’ambiente stesso dei poveri li obbliga a trovare una forma di predicazione del Vangelo diretta ed efficace, una sintesi kerigmatica, che, con il passare del tempo, porta contemporaneamente alla nascita di una piccola comunità e a una forma di catechesi fondata sul tripode “Parola di Dio-Liturgia-Comunità”.

Sorge così, nel solco del rinnovamento suscitato dal Concilio Ecumenico Vaticano II, un itinerario di iniziazione cristiana verso il quale mostra vivo interesse l'allora arcivescovo di Madrid, mons. Casimiro Morcillo, che incoraggia gli iniziatori del Cammino a portarlo nelle parrocchie che ne avessero fatto richiesta. Esso si diffonde così gradualmente dapprima nell'arcidiocesi di Madrid e in seguito in altre diocesi spagnole. Nel 1968 gli iniziatori del Cammino Neocatecumenale giungono a Roma dove, con il consenso del cardinale Vicario Angelo Dell'Acqua, si comincia la prima catechesi nella parrocchia di Nostra Signora del Santissimo Sacramento e Santi Martiri Canadesi. A partire da quella data il Cammino si va via via diffondendo in numerose diocesi in tutto il mondo.

Il Cammino Neocatecumenale riceve nel 2002 la prima approvazione “ad experimentum” del suo Statuto e l’11 maggio 2008, domenica di Pentecoste, quella definitiva, da parte dell’allora Pontificio Consiglio per i Laici.

 

IDENTITÀ

II Cammino Neocatecumenale è un itinerario di formazione cattolica al servizio del vescovo come una delle modalità di attuazione diocesana dell’iniziazione cristiana e dell'educazione permanente della fede. Il Cammino viene vissuto in seno alle parrocchie, in piccole comunità costituite da persone di diversa età e condizione sociale; ha lo scopo ultimo di portare gradualmente i fedeli all'intimità con Gesù Cristo e di renderli soggetti attivi nella Chiesa e testimoni credibili della Buona Novella del Salvatore; promuove la missione ad gentes non solo nei Paesi di missione, ma anche in quelli di antica tradizione cristiana; è uno strumento per l'iniziazione cristiana degli adulti che si preparano a ricevere il Battesimo secondo le norme contenute nell'Ordo Initiationis Christianae Adultorum.

 

STRUTTURA

Il Cammino Neocatecumenale si attua nelle diocesi sotto la giurisdizione e la direzione del Vescovo diocesano e con l’assistenza e la guida dell’Équipe Responsabile internazionale del Cammino, o dell’Équipe Responsabile delegata, secondo “le linee proposte dagli iniziatori”, contenute nello Statuto e nel Direttorio Catechetico del Cammino.

Un’équipe di catechisti dà inizio in parrocchia a delle catechesi, aperte a tutti coloro che vogliono partecipare, in seguito alle quali si forma una prima comunità che rivive tutte le tappe del Battesimo, sotto la guida dei propri catechisti, fino a rinnovare il proprio Battesimo nella Veglia di Pasqua. Nel frattempo si vanno formando in parrocchia altre comunità, permettendole così di strutturarsi come “comunità di comunità”.

 

OPERE

L’opera fondamentale del Cammino è di aprire nelle diocesi una pastorale di evangelizzazione missionaria per i lontani, mediante la riscoperta e l’attuazione dell’iniziazione cristiana degli adulti.

Altre opere del Cammino sono l’aiuto offerto alle diocesi per erigere i “Redemptoris Mater”, seminari internazionali per la nuova evangelizzazione; le “missio ad gentes”, costituite da quattro o cinque famiglie con un presbitero ed alcune sorelle, che, su richiesta dei vescovi, si offrono per stabilirsi in zone scristianizzate o dove sia necessaria una “implantatio Ecclesiae”; le “communitates in missionem”, comunità intere che, avendo concluso il proprio itinerario neocatecumenale, accettano di essere inviate in aree periferiche di grandi città; il “Post-cresima”, un’esperienza pastorale per educare alla fede i ragazzi che vivono il delicato passaggio dall’adolescenza alla giovinezza (età compresa tra i 12/13 anni fino ai 18/19).

 

PUBBLICAZIONI

Neocatechumenale Iter: Statuta. Approvazione definitiva (11 maggio 2008 – Solennità di Pentecoste), Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 2008.

Il Cammino Neocatecumenale nei discorsi dei Papi – in tre volumi – a cura del Centro Neocatecumenale di Roma, Roma 2000.

 

SITO INTERNET

neocatechumenaleiter.org

 

SEDE CENTRALE

Centro Neocatecumenale di Roma

Via del Mascherino, 53 – 00193 ROMA

Tel. 06 68134438 – 06 68134502

E-mail: cncroma@tin.it