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Il card. Farrell: “Perdonare di cuore, perdonare sempre”
L’omelia del prefetto al Pellegrinaggio delle Famiglie per la Famiglia del Rinnovamento nello Spirito
“Perdonarci di cuore nelle nostre famiglie per poter ricominciare sempre daccapo con un cuore libero, senza arrestarci alle offese ricevute”: con questo auspicio il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, si è rivolto alle famiglie che sabato 16 settembre hanno partecipato alla celebrazione eucaristica al termine del X Pellegrinaggio nazionale delle Famiglie per la Famiglia promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo a Pompei.
“Non lasciate che niente faccia venir meno in voi la gioia del camminare insieme come sposi e come famiglie”, ha proseguito il cardinale nella sua omelia, sottolineando come “un grande compito attende ogni famiglia cristiana in questo tempo: essere luogo di speranza, in cui esiste ancora l’amore disinteressato, la generosità, l’altruismo, la benevolenza e la cura verso i più deboli”. La famiglia, ha continuato il prefetto, deve essere “luogo dove i giovani possano ricevere una formazione sana e serena che li prepari alla vita”, dove “la fede viene vissuta e trasmessa in modo semplice e autentico”, dove “gli anziani sono ascoltati e rispettati” e “ogni nuova vita è accolta con gioia e rispettata in tutte le sue fasi, anche laddove è segnata dal limite e dalla malattia”.
Numerosi i riferimenti ai passi dell’Amoris Laetitia dedicati al perdono e, in particolare, l’invito a “non diventare crudeli per qualsiasi errore dell’altro”, a tenere a mente “di essere stati perdonati da Dio” e che “ i debiti che il Signore ci ha condonato nella vita sono infinitamente più grandi di quelli che noi possiamo condonare agli altri”.
Fondamentale, in questo senso, “l’esperienza liberante di aver pienamente compreso e perdonato se stessi”: se non accade, “poter incolpare gli altri si trasforma in un falso sollievo”. C’è invece bisogno, ha ricordato il card. Farrell citando ancora Papa Francesco, “di pregare con la propria storia, accettare se stessi, convivere con i propri limiti e perdonarsi, per poter avere questo medesimo atteggiamento verso gli altri”. Infine, il prefetto ha invocato l’intercessione della Vergine affinché tutte le famiglie del mondo “non vengano mai meno nella loro missione di essere piccole chiese domestiche” e “perché anche nella cultura e nelle istituzioni civili non si metta mai in pericolo l’armonia e la solidità del matrimonio cristiano e della famiglia, promuovendo valori o leggi ingiuste e contrarie all’autentica dignità umana”.
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