Il Papa ai vescovi

La gioia cristiana nasce da una chiamata a “prendere” e proteggere la vita

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Non lasciamo che ai bambini sia rubata la gioia! Papa Francesco si rivolge personalmente a tutti i vescovi del mondo nel giorno in cui la Chiesa fa memoria dei Santi Innocenti, quei bambini, dai due anni in giù, che Erode fece ammazzare nella speranza di uccidere il bambino Gesù. È un invito a non edulcorare la gioia del Natale – tentazione che secondo Francesco esiste – per non “fare della Natività una bella favola che susciterebbe in noi buoni sentimenti ma ci priverebbe della forza creatrice della Buona Notizia”.
Il Papa ricorda che gli evangelisti “non si permisero” di realizzare un discorso bello, ma irreale, e che il Natale è immerso in una “tragedia di dolore”. Viverlo oggi vuol dire dunque non dimenticare il pianto dei bambini, in particolare quello dei piccoli la cui innocenza è violata dal lavoro clandestino e schiavo, dalla prostituzione, dalle guerre, dall’emigrazione forzata, dai banditi, dalle mafie e dai mercanti di morte. Il Santo Padre ricorda poi in maniera particolare la macchia della pedofilia all’interno della Chiesa definendola un “peccato che ci fa vergognare” e invitando a fare “nostra chiaramente e lealmente la consegna ‘tolleranza zero’ in questo ambito”.
Di fronte a tutto ciò, emerge la vocazione di tutti i pastori “a custodire la vita e aiutarla a nascere e crescere”. È un invito a proteggere la gioia del Natale e a viverla nella realtà, anche dolorosa, che il mondo vive.
Giuseppe, che ascoltò l’angelo e difese la vita del piccolo Gesù, e Maria, madre della tenerezza, sono una guida in questo cammino che aiuta a riscoprire la dimensione autentica del Natale e a non farcene rubare la gioia.

 

02 gennaio 2017