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#sport4all: Il Papa incoraggia a fare dello sport una casa per tutti, aperta e accogliente

Papa Francesco chiude i due giorni del Summit e i partecipanti firmano la Dichiarazione sullo Sport
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Con l'udienza che il Santo Padre ha rivolto ai partecipanti, si è concluso il Summit internazionale "Sport for all", organizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita insieme al Dicastero per la Cultura e l'Educazione, con la collaborazione della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Spor, al quale hanno partecipato dirigenti e delegati di varie istituzioni ed organizzazioni sportive e intergovernative, allenatori, atleti professionisti e amatori, rappresentanti di diverse confessioni cristiane e di altre religioni e altri partecipanti legati al mondo dello sport fra cui anche rifugiati, ex detenuti, persone con disabilità fisica e intellettiva.

Come possiamo cambiare in meglio la nostra società

Il cardinale Kevin Farrell ha tenuto un discorso finale a nome del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Dicastero per la Cultura e l'Educazione per ringraziare profondamente e calorosamente Papa Francesco per la sua presenza e il suo sostegno a questa iniziativa. Il cardinale ha anche riassunto i progressi degli ultimi giorni: "In questi due giorni ci siamo impegnati in una riflessione comune sullo sport e sul ruolo che lo sport può avere nel promuovere coesione sociale e accoglienza, soprattutto in questo tempo, che fa seguito ad una lunga e dolorosa pandemia, nel quale tutti dobbiamo interrogarci su come cambiare in meglio la nostra società. Si è proposto anche di sottoscrivere una Dichiarazione che indichi le mete comuni che vogliamo raggiungere, i compiti e le responsabilità che tutti vogliamo assumerci.".

"Vi sono vicino in questa missione, e la Chiesa vi sostiene nell’impegno educativo e sociale"

Papa Francesco è entrato nell'Aula Paulo VI accolto dai 250 partecipanti provenienti da 40 Paesi diversi. Nel suo discorso si è rivolto a tutti i partecipanti dicendo: "vi incoraggio a impegnarvi affinché lo sport sia una casa per tutti, aperta e accogliente. In questa casa non si perda mai un’atmosfera familiare: che si possa trovare, anche nel mondo dello sport, dei fratelli e delle sorelle, degli amici e delle amiche. Vi sono vicino in questa missione, e la Chiesa vi sostiene nell’impegno educativo e sociale".

La Dichiarazione: un impegno per uno sport coeso, uno sport accessibile e uno sport su misura

Al termine del discorso del Santo Padre, ogni firmatario ha salutato a turno il Papa prima di firmare la Dichiarazione sullo sport, impegnandosi a portare avanti il lavoro delineato in questi due giorni. I firmatari si sono impegnati a dare vita alla Dichiarazione. Fondamentale per questo compito è la comprensione che "questa Dichiarazione non è solo una dichiarazione di principi, ma una Dichiarazione-azione, un invito ad azioni concrete... [per] il futuro della società".

In altre parole, il lavoro inizia solo ora. La realizzazione della visione dello Sport per tutti, infatti, richiede l'impegno per uno sport coeso, accessibile e su misura. Così facendo, lo sport trasforma la nostra società e il nostro mondo, riconoscendo che la nostra vera squadra è la famiglia umana. Ognuna di queste categorie - coesivo, accessibile e su misura - evidenzia una diversa componente del lavoro che ci attende. Uno sport coeso implica uno sport che coinvolge le persone, piuttosto che solo un'élite. Uno sport accessibile implica che sia aperto a tutti, specialmente ai gruppi più emarginati. Uno sport su misura, che fornisca le risorse necessarie per accompagnare ogni singola persona, così com'è.  Con lo slancio e la guida degli esperti riuniti al Summit, i partecipanti si sono impegnati a camminare insieme - communiter - perché nessuno può portare a termine questo compito da solo.

Chiunque desideri aderire alla dichiarazione può firmarla sul sito www.sportforall.va

30 settembre 2022