Giovani

L’adesso di Dio

L’intervento del segretario padre Awi al XX Incontro latinoamericano di pastorale giovanile
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"I giovani sono eredi di un grande passato, portatori di un grande presente e costruttori di un grande futuro”. Parafrasando padre José Kentenich, fondatore del Movimento Apostolico di Schönstatt, l'espressione ha fatto da fil rouge all’intervento che il segretario del nostro Dicastero, padre Alexandre Awi Mello, ha tenuto partecipando via Skype al XX Incontro latinoamericano di pastorale giovanile, che si è concluso avanti ieri in Perù.

Partendo dall’eredità del passato, padre Awi – che ha anche inviato un videomessaggio - ha parlato di memoria e “giovani con radici”, accennando al processo sinodale per arrivare al presente, il tempo giusto per testimoniare pienamente il messaggio di Papa Francesco nell’esortazione “Christus vivit” all’insegna di una pastorale sinodale, popolare e missionaria.

Poi, a proposito del ruolo dei giovani costruttori di futuro, il segretario del Dicastero ha insistito su “come vivere la comunione all’interno della pastorale della gioventù: l’integrazione delle forze di tutti i gruppi e le iniziative che lavorano nell’evangelizzazione dei giovani è assolutamente necessaria”, ha spiegato, perché “tutti si impegnano per un obiettivo comune: portare Gesù e la gioia del Vangelo a ogni giovane, cercando di trasformare la società. Il lavoro ecumenico, interreligioso ed ecologico svolto dai giovani appartiene al presente e al futuro della Chiesa”.

Nella medesima occasione Papa Francesco ha indirizzato ai responsabili nazionali di pastorale giovanile riuniti a Lima un messaggio nel quale ha ricordato le parole pronunciate a Panama durante la cerimonia di apertura della XXXIV Giornata mondiale della gioventù: “È l’amore del Signore, che sa più di risalite che di cadute, di riconciliazione che di proibizione, di dare nuova opportunità che di condannare, di futuro che di passato”. Infine, una speciale esortazione: “Vi incoraggio ad approfondire sempre più la conoscenza della persona di Gesù affinché, vivendo nell'intimità del Suo cuore, possiate trasformarvi in discepoli missionari e testimoni della sua tenerezza, e altri giovani possano avvicinarsi a Lui, che è eternamente giovane, sperimentare la gioia della sua amicizia e condurre un'esistenza fondata sulla fraternità e sulla solidarietà cristiana”.

 

 

 

25 novembre 2019