Consegnata la Retina d’Oro speciale 2021 al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita

Il 1° ottobre, il presidente della Retina d’Oro, Mauro Rufini insieme al Direttore Sportivo Giampiero Caneschi, hanno consegnato il riconoscimento “Retina d’Oro speciale 2021” al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, alla presenza del segretario del Dicastero P. Alexandre Awi Mello e il responsabile dell’Ufficio Chiesa e Sport, Dott. Santiago Pérez de Camino.

Il premio, nato 20 anni fa, si rivolge a istituzioni, enti, personalità e atleti che, con l’attività e il proprio impegno mettono in risalto la valenza e la proposta educativa della pratica sportiva. Il riconoscimento va anche a progetti che cercano di promuovere la solidarietà e l’inclusione sociale attraverso lo sport, raccogliendo l’invito di Papa Francesco a lavorare con lo sport in programmi e progetti educativi e di incontro.

In parole del Presidente “è di grande importanza il prezioso lavoro che il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e il suo ufficio Chiesa e Sport svolgono in tale direzione”, in particolare con la pubblicazione nel 2018 del documento “Dare il meglio di sé”, primo documento della Santa Sede sulla visione cristiana dello sport.

“I valori che da sempre animano il nostro premio sono in grande sintonia con il Magistero della Chiesa. Tra i premi speciali della Retina c’è già il riconoscimento all’ Ufficio Sport della Conferenza Episcopale Italiana nel 2012 e alla Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes nel 2019, tangibili segni della presenza e del lavoro della Chiesa.”

Il Segretario, P. Alexandre Awi Mello, nel ricevere questo premio ha evidenziato come questo premio “onora il Dicastero e ci spinge nella promozione della fede e dei valori attraverso lo sport. Nel Dicastero siamo consapevoli che la pratica sportiva è un elemento fondamentale nella crescita e nello sviluppo integrale delle persone, sia a livello umano che spirituale e questo premio aiuta a rafforzare i valori etici e umani dello sport, con iniziative volte a proporre e a promuovere la valenza educativa della pratica sportiva.”