Visita ad limina

Isole dell’Oceano indiano, si punta tutto sui giovani

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Sono in gran parte incentrati sui giovani gli sforzi pastorali messi in campo dai vescovi della Conferenza episcopale delle Isole dell’Oceano Indiano, che raggruppa le isole Seychelles, La Réunion, Maurice, Maurice-Rodrigues, Comore-Mayotte, per una popolazione totale di un milione di fedeli. I presuli ne hanno parlato durante la loro visita ad limina che ha avuto luogo qualche giorno fa al Dicastero, spiegando che, tranne Comore e Mayotte, tutte le Isole hanno una larga popolazione cattolica e sono attraversate da profondi cambiamenti sociali, economici, culturali, morali, religiosi più o meno simili.

L’arcipelago delle Seychelles (115 isole e una sola diocesi, Port-Victoria) si è rafforzato grazie al turismo, ma questa crescita ha esposto il territorio a maggior laicismo, secolarizzazione e perdita dei valori tradizionali: la Chiesa avverte chiaramente l’urgenza di attuare una pastorale più creativa per sostenere le famiglie e garantire la trasmissione della fede alle nuove generazioni. In tutta l’area CEDOI è stato adottato come manuale di riferimento per potenziare la pastorale familiare il libro di Yves Semen sulla teologia del corpo secondo Giovanni Paolo II e ogni diocesi ha il compito di approfondirne un capitolo.

Anche l’Isola della Réunion è interessata da una forte secolarizzazione che si traduce in calo delle nascite, invecchiamento della popolazione, contrazione del numero dei matrimoni, aumento dei divorzi e larga diffusione delle convivenze. L’unica diocesi del Paese - Saint-Denis de la Réunion – raddoppia quindi i suoi sforzi per far brillare la luce del Vangelo in queste zone d’ombre e accendere la speranza. Tra le priorità pastorali, matrimonio e famiglia. Da qui partiranno tre gruppi di giovani per la Giornata mondiale della gioventù di Panama.

Il vicariato apostolico di Rodrigues conta 42.369 abitanti, per l’86% cattolici. I giovani si allontano sempre di più dalle tradizioni e la famiglia e la fede sono in crisi: aumentano i divorzi, calano i matrimoni e si moltiplicano le sette. Qui, come nelle altre isole, il lavoro con le famiglie ferite è ancora all’inizio: pian piano, le parrocchie contattano le persone separate, divorziate e risposate per intraprendere assieme un percorso.

L’Ile Maurice consta di una diocesi sola, e anche qui i giovani sono i primi a pagare il prezzo della perdita di un orizzonte valoriale della società. Nel tentativo di proporre una risposta di lungo respiro a questa sfida, nel 2016 è nato il progetto catechetico diocesano “Kleopas” per dare forma organica e riconoscibilità alla pastorale giovanile, che mira a restituire alla famiglia il suo ruolo di protagonista, dal momento che proprio la debolezza della famiglia, in alcuni casi la sua assenza, provocano un corto circuito nella trasmissione della fede. Un altro aspetto saliente della pastorale di Port-Louis è la partecipazione dei laici, che compensa almeno in parte la carenza di sacerdoti.

 

04 dicembre 2018
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