Testimonianze

25° anniversario dell'Incontro europeo dei giovani EurHope 95

Il ricordo di Carmen Aparicio, Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù
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Venticinque anni fa (9-10 settembre 1995) si è tenuto a Loreto l'Incontro europeo dei Giovani, EurHope 95. La motivazione che ha ispirato tale incontro era un appello per la pace nei Balcani. All'epoca lavoravo nella Sezione Giovani del Pontificio Consiglio per i Laici, che si occupava dell'organizzazione dell’evento e quindi ne ero molto coinvolta. Ricordo molte cose di quell'incontro, ma ne indicherò tre che mi sono rimaste particolarmente impresse.

In primo luogo le parole del Cardinale Eduardo Pironio che salutando il Papa al termine della Messa ha affermato: “Santo Padre, questi giovani non hanno paura della santità, hanno paura della mediocrità e del peccato”. Si trattava di un vero e proprio programma di vita che esprimeva la forza di ciò che si esperiva.

Durante la veglia del sabato sera, il collegamento con Sarajevo è stato l’evento più atteso. Il secondo ricordo è connesso a tale collegamento: l'immagine della giovane donna di Sarajevo che piangeva e rideva allo stesso tempo. Il dolore e la speranza che viene da Dio si fanno strada, insieme.

L'ultimo ricordo è un gesto di grande umanità di Giovanni Paolo II. Pur camminando già a fatica, non ha esitato ad avvicinarsi a un gruppo di giovani polacchi che avevano avuto un incidente durante il viaggio verso Loreto.

Il ricordo più forte: i giovani delle diverse aree dei Balcani hanno potuto sedersi insieme, pregare insieme per la pace, hanno potuto scambiarsi gesti di pace e impegnarsi, insieme, a fare tutto il possibile per realizzarla.

Carmen Aparicio, Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù

 

10 settembre 2020

EurHope95, Loreto 9-10 settembre 1995