Da Cracovia a Panama

Il Sinodo in cammino con i giovani

Roma, 5 - 9 aprile 2017

Il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita in collaborazione con la Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi ha organizzato il Convegno “Da Cracovia a Panama. Il Sinodo in cammino con i giovani”, che si svolgerà a Roma questa settimana, dal 5 al 9 aprile 2017 presso il Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiæ, Nel corso dell’incontro verrà dato spazio alla verifica della GMG di Cracovia e verrà presentato il lavoro del Comitato organizzatore della GMG di Panama 2019.

Sono attesi a Roma circa 270 delegati, provenienti da 103 paesi e 44 movimenti, associazioni o comunità. Numerosi saranno i giovani partecipanti.

Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita DA CRACOVIA A PANAMA Il Sinodo in cammino con i giovani Roma, 5-9 aprile 2017 Comunicato stampa 4 aprile 2017 Il Santo Padre Francesco nella Lettera ai giovani che ha scritto in occasione della presentazione del Documento Preparatorio della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che sarà dedicata proprio ai giovani, ha ricordato l’ultima Giornata Mondiale della Gioventù: «A Cracovia […] vi ho chiesto più volte: “Le cose si possono cambiare?”. E voi avete gridato insieme un fragoroso “Sì” […] La Chiesa desidera mettersi in ascolto della vostra voce, della vostra sensibilità, della vostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostre critiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuonare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori». Per rispondere concretamente a queste parole del Santo Padre e seguendo il cammino delle GMG, il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita in collaborazione con la Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi ha organizzato il Convegno “Da Cracovia a Panama. Il Sinodo in cammino con i giovani”, che si svolgerà a Roma questa settimana, dal 5 al 9 aprile 2017 presso il Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiæ, Nel corso dell’incontro verrà dato spazio alla verifica della GMG di Cracovia e verrà presentato il lavoro del Comitato organizzatore della GMG di Panama 2019. Sono attesi a Roma circa 270 delegati, provenienti da 103 paesi e 44 movimenti, associazioni o comunità. Numerosi saranno i giovani partecipanti. Il cardinale Kevin Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e il Cardinale Stanisaw Dziwisz, Arcivescovo emerito di Cracovia, apriranno la giornata dedicata a Cracovia, mentre mons. José Domingo Ulloa Mendieta, Arcivescovo di Panama, coordinerà la giornata di presentazione della GMG di Panama. La novità di quest’evento è che verranno dedicati due giorni alla presentazione del Documento Preparatorio del prossimo Sinodo dei Vescovi. Il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, e mons. Fabio Fabene, vescovo sottosegretario del Sinodo dei Vescovi, illustreranno ai responsabili della Pastorale Giovanile delle Conferenze Episcopali e ai giovani presenti il Documento Preparatorio e la dinamica della consultazione nelle Chiese particolari. La sera di venerdì 7 aprile si terrà presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium “Parco della Musica” di Roma un concerto del GEN Rosso e del GEN Verde al quale saranno presenti centinaia di giovani invitati. La scelta del luogo non è un caso: esso vuole essere un “ponte” di dialogo e di coinvolgimento dei giovani credenti con tutti i loro coetanei. Sabato 8 aprile, invece, ci si riunirà nella Basilica di Santa Maria Maggiore per una Veglia di Preghiera in preparazione alla Messa della Giornata Mondiale della Gioventù che quest’anno, come anche il prossimo, sarà celebrata a livello diocesano. Domenica 9 aprile tutti i delegati parteciperanno alla celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà in Piazza San Pietro, con la S. Messa presieduta da papa Francesco.

Anche nel chiuso di un centro convegni l’incontro di persone – e di giovani in particolare – provenienti da oltre cento diversi Paesi del mondo è qualche cosa di sorprendente: dalla Conferenza Episcopale dell’Africa del Nord a quella dello Zimbabwe, sono esattamente 104 i Paesi rappresentati e 44 i movimenti, gruppi e associazioni internazionali di giovani cattolici presenti a questo evento promosso dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita che a Roma, in questi giorni, affronta il passaggio dalla Giornata mondiale della gioventù di Cracovia a quella di Panama 2019, passando per il Sinodo dedicato ai giovani. “Benvenuti a tutti a nome di papa Francesco a questo incontro che è di grande importanza per la vita della Chiesa… è l’incontro di questo tipo più numeroso di sempre”, esordisce il Prefetto del Dicastero, card. Kevin Farrell, nel suo saluto agli oltre 300 delegati presenti, operatori della pastorale giovanile ma anche, soprattutto, giovani: tantissima saggezza collettiva, esperienza di lavoro con i giovani accumulata in trent’anni di Giornate mondiali della gioventù e che ora è al servizio anche del prossimo Sinodo dei Vescovi, dedicato proprio ai giovani. In questa prima giornata si è svolta la verifica della GMG di Cracovia 2016: un lavoro utile soprattutto ai panamensi e a chi avrà il coraggio di organizzare le future GMG, ma anche l’occasione di cogliere i frutti pastorali dell’evento in Polonia e nel mondo. Lo stesso arcivescovo di Cracovia, card. Stanisław Dziwisz, ha aperto la sessione di lavori concentrando l’attenzione dei presenti su quattro punti: 1) GMG: esperienza di cattolicità della Chiesa; 2) GMG: esperienza di Comunità e speranza di un mondo nuovo; 3) GMG: esperienza di una Chiesa in “uscita”; 4) GMG: esperienza d’impegno per una nuova evangelizzazione.   #Krakow2Panama shows the young face of the Church Un post condiviso da Laity, Family and Life (@laityfamilylife) in data: 5 Apr 2017 alle ore 03:01 PDT Sia padre Grzegorz Suchodolski, segretario generale del Comitato GMG 2016, che don Emil Parfiniuk, responsabile della pastorale giovanile in Polonia, hanno sottolineato nei loro interventi l’importanza del lungo cammino di preparazione e del coinvolgimento in prima persona dei giovani, indicando nella collaborazione di tutte le 44 diocesi, nella riscoperta da parte dei giovani polacchi della ricchezza spirituale del loro Paese e nell’incontro con persone provenienti da tutto il mondo, unite però nella fede in Cristo, le chiavi del successo della Giornata mondiale di Cracovia. L’accoglienza ricevuta, soprattutto nelle giornate trascorse dai pellegrini nelle diocesi polacche è stata citata in gran parte degli interventi dei delegati come uno degli elementi più piacevolmente sorprendenti di questa GMG. Molto interesse ha suscitato la testimonianza del delegato iracheno, una delle più antiche comunità cristiane al mondo, oggi pesantemente perseguitata, che ha comunque voluto essere a Cracovia perché “essere tra i giovani di tutto il mondo è il modo migliore per non sentirsi abbandonati ad un destino incomprensibile”. Moltissimi gli interventi dei delegati – dalla Corea del Sud alla piccola realtà albanese, dall’Uganda alla Repubblica Dominicana – che hanno raccontato la loro esperienza, il cammino di preparazione ed i frutti che la partecipazione alla GMG ha portato nel proprio Paese. Mons. Damian Muskus, vescovo ausiliare di Cracovia, ha introdotto i lavori del pomeriggio, dedicati agli aspetti tecnici e logistici, senza dimenticare che, come ha detto papa Francesco ai volontari nell’incontro dell’ultimo giorno, “Questa Giornata è stata messa insieme con tanto lavoro, ma anche con tanta preghiera”. La giornata si è chiusa con la Santa Messa presieduta dal cardinal Farrell che, nell’omelia, ha voluto sottolineare come il dirsi cristiani non sia sufficiente: non basta l’etichetta, ci vogliono i fatti, ci vuole la testimonianza. I giovani saranno convinti quando faremo coincidere il messaggio del Vangelo con la testimonianza che sapremo dare loro.

“Cammino” è la parola che collega il percorso delle Giornate mondiali della gioventù – un pellegrinaggio attraverso il mondo iniziato trent’anni fa – ed il Sinodo dei Vescovi – la parola Sinodo significa proprio “Camminare insieme”. La XV Assemblea del Sinodo avrà come tema “I giovani, la fede ed il discernimento vocazionale”: era quindi inevitabile che le due realtà si incontrassero nel corso dell’evento organizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita che raduna a Roma in questi giorni gli operatori di pastorale giovanile e giovani delegati di tutti i continenti. Il segretario generale del Sinodo, card. Lorenzo Baldisseri, ha introdotto i lavori della giornata odierna, raccontando il percorso attraverso il quale, dopo una amplissima consultazione, papa Francesco ha scelto il tema, spiegando che il sinodo non è sui giovani (oggetti di studio), né dei giovani (il sinodo è dei vescovi), ma è con i giovani e per i giovani, che il Papa invita, nella lettera scritta in occasione della presentazione del Documento preparatorio, ad esprimere e comunicare la loro fede. Il Documento stesso non è che l’inizio di un percorso che vuole essere in attento ascolto di tutte le realtà e di profonda riflessione e i cui frutti saranno raccolti solo al termine del percorso sinodale. Una introduzione al Documento preparatorio, presentato nello scorso mese di gennaio, è stata fatta dal sottosegretario del Sinodo, mons. Fabio Fabene che ha poi seguito tutta la giornata di lavoro. “Vogliamo parlare anche con i lontani e gli indifferenti – ha detto – mostrando loro una Chiesa che si prende cura del loro presente e del loro futuro. I giovani impegnati nella comunità ecclesiale devono farsi missionari e prossimi ai loro coetanei attraverso le forme e gli itinerari che voi proporrete alle diocesi dei vostri Paesi”. Mons. Fabene ha poi descritto i metodi di consultazione e di approfondimento della situazione dei giovani nel mondo previsti dai padri sinodali, con l’intento di coinvolgere i giovani, ascoltarli e farli sentire protagonisti dell’evento. Si è quindi passati all’ascolto di una serie di realtà nazionali attraverso due tavole rotonde e numerosi interventi dei delegati. Dagli Stati Uniti arriva l’invito di presentare il Documento preparatorio ai giovani in modo creativo e anche con l’utilizzo dei social media; in Francia il consenso al tema scelto è stato unanime e ci si è subito attivati con una serie di iniziative diocesane, nella convinzione che la sinodalità è la forma della Chiesa moderna; nelle Filippine già a marzo c’è stato un incontro nazionale con i responsabili locali della pastorale giovanile; per la Chiesa australiana il 2018 sarà l’anno dei giovani; il Burundi presenta molte sfide a fronte delle quali ci sono le attese di una fede cosciente, responsabile, matura, non superficiale. La Terra Santa – che comprende Israele, Giordania e Palestina – conta solo il 2% di cattolici, ma sono molto attivi ed impegnati in una pastorale creativa per portare i giovani a Cristo “senza impossessarci di loro”; infine in Colombia, terra anch’essa travagliata e in trasformazione, la Chiesa è impegnata a dare risposte ai problemi della povertà, della violenza e della secolarizzazione.   #Krakow2Panama prof. Rosina introducing #Synod2018 Millennials: Connected, Confident, Open to Change, Collaboration Then time to listen to the young people Un post condiviso da Laity, Family and Life (@laityfamilylife) in data: 6 Apr 2017 alle ore 08:04 PDT Nel pomeriggio il prof. Alessandro Rosina, docente di Demografia e Statistica all’Università Cattolica di Milano e consulente del Sinodo, ha presentato il lavoro svolto per la prima parte del Documento preparatorio, relativa all’analisi della situazione dei giovani oggi. In particolare Rosina ha sottolineato come “non si è giovani allo stesso modo in tutte le epoche storiche: l’esperienza di essere giovani oggi è unica e va riconosciuta come tale. Ci sono poi tratti comuni dell’essere giovani validi in tutto il mondo e specificità locali, caratteristici delle realtà territoriali”. La Chiesa, ha detto Rosina “deve diventare sempre di più attenta nei confronti di giovani e diventare esperienza positiva nella loro vita per poter essere scelta da loro”. “Servono giovani audaci” ha detto ancora, citando papa Francesco, “consapevoli di essere un valore per il mondo”. I delegati si sono poi divisi in gruppi di lavoro secondo le aree linguistiche per approfondire le tracce suggerite dai responsabili del Sinodo, cui invieranno una breve relazione. La Santa Messa ha riunito tutti per concludere la giornata, ricordando, come ha fatto Mons. Fabene nella sua omelia, che “l’incontro con Gesù non è il traguardo, ma il punto di partenza per fare della propria vita un dono”.

“La bellezza salverà il mondo” può apparire uno slogan di moda o un troppo vasto e astratto programma: è invece una espressione molto concreta per il gesuita padre Jean-Paul Hernandez, svizzero di origine spagnola, cappellano dell’Università La Sapienza a Roma e fondatore del gruppo “Pietre Vive” che ha come scopo l’annuncio del Vangelo attraverso l’arte. Il suo compito, all’incontro promosso dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita in collaborazione con il Sinodo dei Vescovi e che raccoglie a Roma in questi giorni giovani delegati e operatori di pastorale giovanile di oltre 100 Paesi del mondo e di 44 gruppi, movimenti e associazioni internazionali cattoliche, era quello di illustrare la seconda parte del Documento preparatorio per il Sinodo dedicato ai giovani, dal titolo: “Fede, discernimento, vocazione”. Lo ha fatto raccontando nei dettagli la famosa tela di Caravaggio “Vocazione di san Matteo” conservata a Roma, nella chiesa di san Luigi dei Francesi e facendo gustare ai giovani la sapienza narrativa e teologica del pittore che, nel narrare il processo che dalla chiamata porta alla scelta e alla conversione, non trascura alcun dettaglio. Le relazioni dei gruppi di lavoro hanno fatto eco alla sua esposizione: il discernimento è come un’avventura, non sappiamo dove ci porterà ma sappiamo che è Dio che ci chiama e che è importante mettersi in cammino; sono fondamentali il dialogo e l’ascolto dei giovani, ma anche trovare il linguaggio giusto per parlare con loro, così come faceva Gesù; infine, sono importanti la dimensione comunitaria e il dare spazio ai giovani perché si sentano a casa loro nella Chiesa. Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con la relazione di don Fabio Attard, Consigliere generale per la Pastorale giovanile della congregazione salesiana, che ha illustrato la terza e ultima parte del Documento preparatorio del Sinodo dedicato all’azione pastorale, tema che potrebbe essere ridotto facilmente a una lettura puramente operativa, mentre va visto in una prospettiva profetica: non si tratta di fare cose, ma di proporre processi, dinamiche. La sintesi di don Attard è stata fortemente centrata sulla prima esortazione apostolica di papa Francesco, la Evangelii Gaudium. Camminare con i giovani, ha detto Attard, richiede empatia e spirito di comunione: si tratta di un processo, appunto, non esiste una mèta definita in partenza, non si sa se o quando si arriva, si sa solo di essere in cammino e che questo cammino richiede coraggio, anche il coraggio di cambiare. Citando papa Benedetto XVI: “Dio desidera la vostra amicizia. E, una volta che siete entrati in amicizia con Dio, ogni cosa nella vostra vita inizia a cambiare”. Secondo don Attard la Evangelii Gaudium è “pane per il cammino degli operatori pastorali”.   #Krakow2Panama Let's listen to young people Un post condiviso da Laity, Family and Life (@laityfamilylife) in data: 7 Apr 2017 alle ore 11:45 PDT Anche questa parte del documento è stata discussa in modo approfondito nei lavori di gruppo dai delegati che nelle loro relazioni hanno raccontato esperienze, esposto riflessioni e avanzato proposte di lavoro. In serata i giovani delegati di tutto il mondo si sono trasferiti all’Auditorium Parco della Musica, dove hanno partecipato a un concerto dei gruppi Gen Verde e Gen Rosso, una vera carica di musica e di energia per affrontare l’ultima giornata di lavoro, dedicata alla preparazione della Giornata mondiale della gioventù di Panama 2019.

08/04/2017
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“Non possiamo dimenticare gli emarginati, gli esclusi”: è questo il desiderio di papa Francesco e su questo insiste anche S.E. Mons. José Domingo Ulloa Mendieta, Arcivescovo di Panama, nel presentare ...

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08/04/2017
#Krakow2Panama

Pubblichiamo il testo del discorso del Santo Padre durante la Veglia mariana celebrata in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù

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Concluso l’Incontro sulle Gmg organizzato in collaborazione con il Sinodo dei Vescovi

“Una celebrazione con un doppio sapore”, quella che ha avuto luogo in piazza San Pietro il 9 aprile, Domenica delle Palme, quando papa Francesco ha aperto la Settimana Santa con la Messa nella Passione del Signore. Un sapore “dolce e amaro” insieme, una celebrazione “gioiosa e dolorosa”, perché ci fa rivivere la festa improvvisata dai discepoli di Gesù che lo acclamano all’ingresso a Gerusalemme ...

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