Visite ad limina

Come lievito nella pasta

I vescovi del Vietnam al Dicastero
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In visita al Dicastero qualche giorno fa, i vescovi del Vietnam hanno raccontato di una Chiesa piccola ma vitale, caratterizzata da una discreta pratica religiosa e dall’attivismo dei fedeli laici. Ovunque, la frequenza della messe domenicale oscilla tra il 70 e il 90%. Per le materie di competenza del Dicastero, la Conferenza episcopale si è dotata di tre commissioni: laici, giovani e bambini, famiglia e vita. 

La pastorale dei laici è imperniata su tre assi fondamentali: aiutare i laici a prendere maggiormente coscienza delle loro responsabilità nella Chiesa e nella società; favorire la comunione e la corresponsabilità nella missione tra laici e sacerdoti; promuovere l’evangelizzazione in un contesto in cui la comunità cattolica, minoritaria nel Paese e spesso osteggiata dalle autorità, rappresenta solo il 7,4% della popolazione totale, ossia poco più di 6 milioni di anime.

Quanto alla pastorale giovanile, si è sottolineato il ruolo cardine giocato nella formazione e nell’accompagnamento dei giovani specialmente da parte del MEG (Movimento Eucaristico Giovanile), che conta oltre 600mila giovani iscritti e attivi. Tra le difficoltà, è stato rilevato come la forte spinta migratoria dalle campagne verso i centri urbani stia svuotando i villaggi dalle forze giovanili rendendo sempre più complesso il lavoro pastorale nelle parrocchie di città.

Sul fronte della famiglia, si è parlato dell’aumento del divorzio, frutto del diffondersi di una idea del matrimonio visto come un mero contratto: i vescovi hanno inoltre segnalato la crescente sfida rappresentata dai matrimoni misti (oltre il 50% di quelli celebrati). Se famiglie miste sono diventate il primo laboratorio di dialogo interreligioso, si pone sempre di più il problema della tenuta della fede della parte cattolica, che rischia spesso di allontanarsi dalla Chiesa.

I vescovi hanno anche toccato le scottanti questioni legate alla vita, parlando dell’aborto come di una vera piaga sociale: la globalizzazione, l’ateismo di Stato, il diffuso ricorso alla pillola del giorno dopo, unitamente alla mentalità largamente condivisa in Vietnam secondo la quale un bambino non ancora nato non è da considerarsi una persona a tutti gli effetti, e quindi titolare di diritti, stanno producendo un’autentica strage degli innocenti.

Infine, alcune questioni sociali sono state evocate come sfide incombenti per la Chiesa nel Vietnam: il paese conosce una grande crescita economica, ma parallelamente cresce anche il divario tra ricchi e poveri, tanto che oggi solo il 5% della popolazione detiene il controllo delle ricchezze del Paese e ciò alimenta le crisi sociali che ciclicamente scuotono la società e vedono la Chiesa schierarsi al fianco degli ultimi.

 

 

Ad limina visit of the Bishops of Vietnam
13 marzo 2018
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