Laici santi
Chiara Corbella Petrillo, primo passo verso la beatificazione
Dalla diocesi di Roma l’Editto che dà il via la processo: “La sua oblazione faro di luce della speranza”
“Pensiamo ai santi come a eroi, come persone capaci di fare cose speciali. No, non è così, l’esperienza di Dio non è mai scontata”. Sono, queste, le parole di padre Vito D’Amato, frate minore francescano e padre spirituale di Chiara Corbella Petrillo, serva di Dio che a sei anni dalla sua morte fa ora il primo passo verso la beatificazione.
La giovane donna è morta a soli 28 anni nel 2012. Laica e madre di famiglia, dopo essersi sposata con Enrico Petrillo nel 2008 si è trovata ben presto a vivere situazioni impreviste e difficili come la morte di due figli poco dopo la loro nascita. Durante la terza gravidanza, a Chiara viene diagnosticato un tumore. Dal momento che le eventuali cure avrebbero avuto conseguenze mortali sul nascituro, Chiara prese la decisione di portare a compimento la gravidanza.
“Se chiudo gli occhi immagino Chiara felice, serena – aggiunge padre Vito nell’intervista rilasciata al quotidiano Avvenire –. Magari ci sta guardando mentre siamo qui per raccontare la sua storia e sorride come ha sempre sorriso”
“La sua oblazione rimane come faro di luce della speranza, testimonianza della fede in Dio, autore della vita, esempio dell'amore più grande e della morte”, si legge nell’editto con cui la Diocesi di Roma annuncia il via all’iter di beatificazione di Chiara e che resterà affisso alle porte del vicariato per due mesi, mentre si procede alla raccolta della documentazione necessaria perché possa essere avviato il processo.
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