Bioetica
Settimana della vita
Sulla diagnosi prenatale l’appuntamento in Germania. L’eutanasia al centro del dibattito nei prossimi giorni in Portogallo

“Eutanasia ... Qual è la posta in gioco?”: è questo il tema scelto dalla Chiesa portoghese per la prossima Settimana della vita, che sarà celebrata dal 13 al 20 maggio.
“Affronteremo il problema dell'eutanasia, che comprende etica, medicina, diritto, filosofia, religione ed è il luogo nel quale le esperienze personali e familiari sono mescolate”, spiegano i promotori facendo riferimento al documento pubblicato dalla Conferenza episcopale portoghese nel 2016, “Eutanasia: cosa c’è in gioco? Contributi per un dialogo sereno e umanizzante”.
Si è intanto conclusa qualche giorno fa la Settimana per la vita in Germania, sul tema “Desiderio di un figlio. Figlio desiderato. Nostro figlio”. Quella tedesca è un’iniziativa ecumenica nata nel 1991 e questo è il secondo anno di un ciclo triennale dedicato al tema dell’attesa di un figlio: nel 2017 si era parlato di medicina e tecniche riproduttive, quest’anno di diagnosi prenatale. L’obiettivo di fondo, spiega il sussidio preparato per questa edizione, era “incoraggiare i genitori ad accettare ogni figlio senza riserve”.
Gratitudine è stata espressa dal cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale tedesca, il quale, parlando di tutte le testimonianze di genitori che hanno detto incondizionatamente “sì” alla vita del loro bambino, ha osservato che ciò richiede impegno per affrontare il futuro con coraggio e fiducia: “Voi e i vostri figli siete insostituibili e importanti per la nostra società. La Chiesa è con voi nel vostro sì alla vita”.
01 maggio 2018

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