Al servizio delle Chiese di Messico e Burundi

Nei mesi di marzo e aprile il Dicastero ha accolto i vescovi di Messico e Burundi giunti in Visita ad limina.

Burundi: una evangelizzazione di “prossimità”

I presuli del Burundi hanno raccontato di un Paese ancora profondamente segnato dall’annosa guerra civile scoppiata nel 1993 e che lo ha insanguinato per anni. La presenza della Chiesa sul territorio è molto visibile con i suoi ospedali, le scuole e le università, gli orfanotrofi e numerose attività socio-caritative. Forte di una altissima percentuale di cristiani (63% di cattolici), in Burundi la Chiesa mostra segni di grande vitalità e dinamismo. A rendere viva la fede dei cristiani contribuiscono in maniera significativa le Comunità Ecclesiali di Base (CEB), che raggruppano la maggior parte delle famiglie cattoliche nelle rispettive diocesi per una evangelizzazione di “prossimità”. Nel Burundi, che è un paese “giovane” (il 56,3% della sua popolazione ha meno di 20 anni), le associazioni e i movimenti presenti concorrono alla formazione umana e spirituale dei fedeli, mentre della preparazione al matrimonio si occupano prevalentemente i catechisti.

Missioni popolari in Messico per vivere il battesimo nel mondo

A proposito del Messico, nazione a stragrande maggioranza cattolica, è emersa una caratterizzante partecipazione liturgica e una spiccata religiosità popolare. In merito all’apostolato dei laici, generalmente piuttosto attivi nei vari ministeri, molto si è investito sulla formazione, a volte mediante le Missioni Popolari come strumento per rinnovare la fede e l’impegno spirituale dei fedeli, altre mediante cammini sinodali come modo di vivere il proprio battesimo nel mondo. Esistono molti movimenti e associazioni apostoliche nel Paese, che si impegnano a camminare tutti insieme nella stessa direzione.

Di fronte alle famiglie sempre più fragili, i vescovi evidenziano la fioritura di movimenti laici a favore della vita, del matrimonio e della famiglia.