Brasile
Viaggio a Curitiba
Incontro nazionale dei coordinatori della Pastoral da Pessoa Idosa

Dal 22 al 25 marzo si è svolto a Curitiba, in Brasile, l’incontro nazionale dei coordinatori della Pastoral da Pessoa Idosa, al quale ha partecipato Vittorio Scelzo della Sezione Vita del nostro Dicastero.
La Pastorale è un organismo di azione sociale della Conferenza episcopale del Brasile che, con i suoi 15mila volontari, ogni mese incontra circa 145mila anziani delle periferie povere di 200 diocesi del Paese: cuore della sua attività è la visita domiciliare concepita come occasione per cambiare in maniera concreta le situazioni degli anziani e mostrare loro il volto misericordioso della Chiesa.
I volontari stabiliscono con gli anziani che visitano – con cadenza almeno mensile – un legame affettivo stabile e, a partire dall’ascolto dei loro bisogni e attraverso un accompagnamento premuroso, si impegnano a migliorare la loro condizione.
La Pastoral da Pessoa Idosa vuole essere un’alternativa alla cultura dello scarto: spesso gli anziani infatti – così emergeva dalle testimonianze presentate durante l’incontro – finiscono per considerarsi essi stessi un peso per le proprie famiglie, ma l’incontro con i “lìderes” della pastorale restituisce dignità alle loro esistenze.
I volontari, per lo più donne (l’85%) e pensionati, descrivono l’appartenenza alla Pastorale come un’esperienza gratificante che dà senso a una stagione della vita nella quale il tempo si dilata e, di solito, gli obiettivi diminuiscono, nonché come un’occasione per sentirsi parte della Chiesa e vivere “in uscita” come chiede il Papa.
La Pastoral da Pessoa Idosa è stata fondata nel 2004 da Zilda Arns, laica brasiliana per la quale è in corso un processo di beatificazione, sull’esempio della Pastoral da Criança cui lei stessa aveva dati vita negli anni ’80. Il suo impegno – che oggi giunge a circa un milione di bambini in tutto il Paese e si è esteso ad altre 19 nazioni – ha contribuito negli ultimi decenni a un sensibile calo della malnutrizione in Brasile grazie a una rete di volontari legati alle parrocchie che visitano, almeno una volta al mese, le case più povere e lontane della periferia per insegnare alle madri nozioni base di igiene, prevenzione delle malattie e salvaguardia della salute, specialmente durante e dopo la gravidanza.
07 aprile 2018

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