Ad Limina
Al servizio della Chiesa in Giunea Equatoriale, Guinea Conakry e Etiopia
Tre realtà africane hanno incontrato il Dicastero nel mese di giugno

Paesi con sfide e necessità profonde e urgenti hanno visitato il Dicastero nel mese di giugno.
Le due Guinee e le sfide comuni della pastorale giovanile e familiare
Sia la Guinea Equatoriale che la Guinea Conakry, in visita l’11 e il 17 giugno, hanno portato la problematica della povertà, dell’instabilità sociale e politica, e della mancanza di infrastrutture nei Paesi. Tutte queste sono cause che creano un ambiente, purtroppo, favorevole alla migrazione di massa dei più giovani e alla fioritura di gruppi pseudo-religiosi pericolosi che fanno sì che molti fedeli abbandonino la loro fede cattolica.
A fronte di una popolazione giovanissima, con una media di 19 anni, entrambe le Conferenze episcopali focalizzano la loro azione pastorale sui giovani. Giornate nazionali, incontri di formazione, partecipazione alle Giornate Mondiali della Gioventù e impegno nella vita ordinaria delle parrocchie sono al centro della cura pastorale rivolta ai giovani. La preparazione ai sacramenti è occasione che favorisce l’incontro con i fedeli e da questo incontro, spesso, scaturisce un impegno maggiore delle famiglie nella vita della Chiesa.
Etiopia: un piccolo gregge bisognoso di cure e di risorse
Povertà, migrazione, fame, guerre e insicurezza provocano morti e sfollati e distruggono il tessuto economico, una situazione resa ancora più precaria dalla pandemia del Covid-19. Un piccolo gregge, quello dell’Etiopia, non solo minoritario ma anche perseguitato e sofferente. I due riti, quello orientale e quello latino, vivono con difficoltà nel Paese insieme alle Chiese sorelle protestanti e ortodosse.
I laici sono molto disponibili a collaborare con i loro pastori nelle diverse parrocchie, nelle organizzazioni e nei ministeri affidatigli, ma la mancanza di risorse, di strutture e di sicurezza non permette di fare molto. Un Centro pastorale, attivo già da qualche anno, consente di riunire periodicamente gli agenti pastorali per una formazione catechistico – pastorale di qualità, affinché la loro azione “evangelica” nei vari villaggi sia il più possibile efficace e duratura. Ma il fenomeno della migrazione e dell’abbandono della fede cristiana, a favore di altre, è sempre più accentuato e preoccupante.
28 giugno 2024

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